giovedì 26 febbraio 2009


Il Caso
Con una sentenza era stata accertata l’esistenza di un rapporto di pubblico impiego con un comune ma riconosciuta solo una parte delle richieste patrimoniali del dipendente. Quest’ultimo, per le altre, ha proposto domanda di indennizzo ex art. 2041 c.c.. Il TAR adito però respinge la domanda cui segue l’appello deciso con la sentenza massimata.

Massime estratte dalla decisione
1. Ai sensi dell’art. 2042 cod. civ., l’azione di arricchimento senza causa prevista dall’articolo precedente ha "carattere sussidiario", e non è proponibile quando il danneggiato può esercitare un’altra azione per farsi indennizzare il pregiudizio subito; per questa ragione quando l’ordinamento consente di esperire un’azione tipica, al fine di realizzare la pretesa connessa alla domanda di arricchimento, tale azione è inammissibile.
2. E’ infondata un’azione di indebito arricchimento proposta nei confronti della P.A., nel caso in l’istante abbia omesso di dimostrare l’impoverimento subito per effetto dell’arricchimento dell’altro soggetto, impoverimento che è altra cosa rispetto al mancato incremento patrimoniale.
3. La domanda giudiziale idonea ad interrompere il termine di prescrizione è soltanto quella con cui l’attore chiede la tutela giuridica del diritto della cui prescrizione si tratta; con la conseguenza che la domanda proposta per chiedere l’adempimento di un’obbligazione derivante dalla legge non vale ad interrompere la prescrizione dell’azione di indebito arricchimento successivamente esperita con riferimento alla medesima situazione di fatto.

Norme rilevanti
Art. 2041 c.c. (Azione generale di arricchimento)
Chi, senza giusta causa, si è arricchito a danno di un’altra persona è tenuto, nei limiti dell’arricchimento a indennizzare quest’ultima della correlativa diminuzione patrimoniale
…omissis…
Art. 2042 c.c. (Carattere sussidiario dell’azione)
L’azione di arricchimento non è proponibile quando il danneggiato può esercitare un’altra azione per farsi indennizzare del pregiudizio subito.

Giurisprudenza rilevante
Consiglio di Stato, V, 3 ottobre 2002 n. 5209, nonché sez. IV, 6 agosto 2005 n. 4171 e sez. V, 5 dicembre 2006 n. 7118, sulla necessità di dimostrare l’impoverimento subito.
Cassazione, sez. III, 29 marzo 2005 n. 6570 e Sez. Un., 4 febbraio 1997 n. 1049 sulla necessità di specifica richiesta allo scopo di interrompere la prescrizione sulla domanda di arricchimento senza causa.

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